Martedí 19 Marzo 2024
 
 

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Gioco d'Azzardo Patologico

In collaborazione con
UOL - Medicina Legale
Laboratorio Tossicologia Forense
dronetplus.eu

Dati italiani



La dimensione del fenomeno in Italia è difficilmente stimabile in quanto, ad oggi, non esistono studi accreditati, esaustivi e validamente rappresentativi del fenomeno. La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di persone, di cui il 54% sarebbero giocatori d’azzardo. La stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute, 2012).


Fig. 2 - Stima della popolazione italiana interessata al gioco d’azzardo. Serpelloni, 2012
fig 99



gioco d'azzardo 2Il GAP nei giovani

Un’ulteriore indagine del DPA (eseguita su studenti 15-19 anni con questionario LIE-BET Q) ha mostrato la presenza di comportamenti problematici, almeno una volta nella vita, nel 21,4% dei soggetti maschi e nel 9,4% delle femmine, con una media sul totale del 15,4% (popolazione di riferimento: 34.328 soggetti).
In uno studio sugli adolescenti è stata riscontrata una percentuale del 56% di non giocatori e di 40% di giocatori da almeno 6 mesi. Di questi, il 32% erano giocatori d’azzardo occasionali con frequenza delle giocate mensile o inferiore e il 12% erano giocatori d’azzardo con alta frequenza di gioco (Raisamo S et al, 2012). Secondo il Ministero della Salute (2012), il 71% della popolazione italiana percepisce come rischioso il gioco d’azzardo, ma solo il 60% disapprova i giochi in cui si vincono e perdono soldi. Eseguendo un’analisi simile, stratificando all’interno delle due categorie dei giocatori e dei non giocatori, è emerso che il 61% dei giocatori percepisce rischioso giocare d’azzardo e il 42% lo disapprova. In maniera diversa, invece, tra i non giocatori, l’80% ritiene rischioso tale comportamento e il 74% lo disapprova. Pertanto, più aumenta la percezione del rischio e più aumenta la disapprovazione per tale tipo di gioco e questo è coerente con l’espressione di un minor comportamento di gioco (Ministero della Salute – CCM, Dipendenze comportamentali / Gioco d’azzardo patologico: progetto sperimentale nazionale di sorveglianza e coordinamento/monitoraggio degli interventi – Regione Piemonte, 2012).

L’indagine IPSAD 2007-2008 del CNR, nella fascia di età 15-64 anni (strumento utilizzato CGPI, frequenza del comportamento ultimi 12 mesi), ha rilevato un’assenza di rischio nell’82,2% della popolazione, un rischio minimo nel 14,4%, un rischio moderato nel 4,6% e un gioco d’azzardo patologico nello 0,8%.



Bibliografia

  • Ministero della Salute – CCM, Dipendenze comportamentali / Gioco d’azzardo patologico: progetto sperimentale nazionale di sorveglianza e coordinamento/monitoraggio degli interventi – Regione Piemonte, 2012.
  • Raisamo S, Halme J, Murto A, Lintonen T. Gambling-Related Harms Among Adolescents: A Population-Based Study. J Gambl Stud. 2012 Feb 26. [Epub ahead of print].