Fattori di vulnerabilità e di resilienza
Non tutti gli individui che giocano d’azzardo sviluppano
una forma patologica di dipendenza. Vi sono infatti differenze nella
popolazione esposta al gioco che comportano l’esistenza di individui più
vulnerabili rispetto ad altri a sviluppare dipendenza (cioè GAP), in virtù di
una serie di fattori propri individuali, ambientali e di altri dipendenti dalle
caratteristiche dei giochi.
Lo sviluppo di questo tipo di dipendenza presuppone dunque che ci sia uno stato di vulnerabilità preesistente al contatto con il gioco d’azzardo e, spesso, anche con le sostanze stupefacenti. Se questo contatto avviene inoltre in carenza di fattori protettivi (scarso attaccamento parentale, deficit del controllo famigliare, bassa presenza di sistemi sociali protettivi, ecc.) vi è la possibilità di attivazione di un percorso evolutivo e di meccanismi auto-generanti verso una vera e propria forma di addiction.
Gli indicatori di vulnerabilità allo sviluppo di addiction sono quindi diversi e fanno comprendere come non tutte le persone siano vulnerabili ad esso (Jacobs 1989). La successiva tabella riporta in sintesi una serie di fattori, ricavati dalla letteratura scientifica, in grado di condizionare lo stato di vulnerabilità (fattori di rischio) o di resilienza.
Tab. 1. I principali fattori condizionanti e le possibilità di espressione (fattori di rischio e di resilienza) del gioco d’azzardo problematico e del gioco d’azzardo patologico. Serpelloni, 2012.
I livelli di vulnerabilità in questa tipologia di persone sono due. Il primo caratterizzato da un maggior rischio di primo contatto e di “prova/ricerca dello stimolo”. Il secondo caratterizzato da un maggior rischio di sviluppo e persistenza dell’addiction post-stimolo.
Le condizioni di vulnerabilità all’addiction, e quindi lo
sviluppo di una dipendenza patologica, sono sostenute da una combinazione di
fattori in grado di produrre un alto potenziale additivo. I fattori individuali annoverano alterazioni
neuropsico-biologiche che, in sintesi, si possono identificare in alterazioni
dei sistemi della gratificazione, con una contemporanea bassa efficacia del
controllo prefrontale degli impulsi. Individui vulnerabili presentano alta
frequenza di comportamenti di ricerca/specializzazione. Oltre a questo, è
necessario però anche un contesto sociale favorente che spesso è caratterizzato
da relazioni familiari problematiche, scarsa presenza di offerte attive di
prevenzione, scarse regole e leggi di controllo e deterrenza. Anche la tolleranza
e la promozione attiva del gioco d’azzardo nel contesto sociale, nonché l’uso
di sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico, sono fattori in grado di
incrementare il potenziale additivo. La terza componente riguarda lo “stimolo”
e le sue caratteristiche ed in particolare la facile disponibilità e
accessibilità, l’alta frequenza d’uso, l’intensità, la capacità di creare un
effetto gratificante e nel contempo un effetto inibente su ansia, pensieri
ossessivi, depressione e noia (Bouju 2011, Potenza 2011). In particolare nella
popolazione giovanile si sono dimostrati particolarmente a rischio i soggetti
con temperamento novelty seeking, con un’evoluzione del gioco d’azzardo
che da iniziale “gioco sociale e socializzante”, diventa “gioco individuale” e
quindi “gioco isolato” nel momento in cui si sviluppa una dipendenza
patologica.
Lo sviluppo di questo tipo di dipendenza presuppone dunque che ci sia uno stato di vulnerabilità preesistente al contatto con il gioco d’azzardo e, spesso, anche con le sostanze stupefacenti. Se questo contatto avviene inoltre in carenza di fattori protettivi (scarso attaccamento parentale, deficit del controllo famigliare, bassa presenza di sistemi sociali protettivi, ecc.) vi è la possibilità di attivazione di un percorso evolutivo e di meccanismi auto-generanti verso una vera e propria forma di addiction.
Gli indicatori di vulnerabilità allo sviluppo di addiction sono quindi diversi e fanno comprendere come non tutte le persone siano vulnerabili ad esso (Jacobs 1989). La successiva tabella riporta in sintesi una serie di fattori, ricavati dalla letteratura scientifica, in grado di condizionare lo stato di vulnerabilità (fattori di rischio) o di resilienza.
Tab. 1. I principali fattori condizionanti e le possibilità di espressione (fattori di rischio e di resilienza) del gioco d’azzardo problematico e del gioco d’azzardo patologico. Serpelloni, 2012.
Espressione come fattore di rischio |
Fattore condizionante il comportamento | Espressione come fattore di resilienza |
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FATTORI INDIVIDUALI | ||
Giovane (% maggiore) Anziano (% minore) |
Età | Adulto |
Maschile | Sesso | Femminile |
Alterato | Sistema dopaminergico della gratificazione | Normale |
Novelty seeker | Temperamento e carattere | Harm avoidance |
Deficit di attenzione e iperattività (disturbi comportamentali) | Funzioni attentive e comportamenti | Attenzione e comportamenti normali |
Alta attitudine, bassa consapevolezza e bassa percezione del rischio | Attitudine, consapevolezza percezione del rischio | Bassa attitudine, alta consapevolezza e alta percezione del rischio |
Scarsa capacità con impulsività e alta e precoce aggressività espressa | Capacità di autocontrollo (efficacia della corteccia prefrontale) e livello di aggressività comportamentale | Buona capacità con basso livello di impulsività e aggressività espressa |
Bassa o onnipotenza | Autostima | Alta |
Bassa e utilizzo di strategie legate alle emozioni | Capacità e strategie di coping | Alta e strategie legate agli obiettivi |
Basse | Capacità di comportamento adattivo | Alte |
Alta | Estroversione | Moderata |
Presenza di credenze irrazionali sulla fortuna e le proprie capacità di condizionare elementi di gioco dovuti al caso e assenza di consapevolezza della bassa probabilità di vincita | Credenze e distorsioni cognitive sul GA | Assenza di credenze irrazionali e presenza di consapevolezza della bassa probabilità di vincita |
Timidezza eccessiva, bassa assertività | Modalità relazionali e grado di assertività | Estroversione, alta assertività |
Assente o ridotta | Social conformity | Presente |
Presenti | Patologie psichiatriche | Assenti |
Presente (occasionale o abitudinario) e precoce | Uso di sostanze stupefacenti | Assente |
Presente e precoce | Abuso di alcol | Assente |
Presente e precoce | Tabagismo | ssente |
Presente | Uso di farmaci incentivanti il gioco d’azzardo | Assente |
Assente, insuccessi e non acquisizione di competenze scolastiche, uscita precoce dai circuiti scolastici | Impegno e competenze scolastiche | Presente con successo, acquisizione di competenze e permanenza nei circuiti scolastici |
Bassa | Capacità di gestire il proprio denaro | Alta |
FATTORI FAMIGLIARI | ||
Presente | Famigliarità per gioco d’azzardo patologico | Assente |
Deboli e negativi | Legami famigliari di attaccamento | Forti e positivi |
Assente o discontinuo e incapace | Controllo educativo genitoriale, supervisione genitoriale dei comportamenti dei figli e delle attività che conducono con i pari | Presente, costante e capace |
Assenti, incoerenti o non fatte rispettare | Regole di condotta in famiglia | Presenti, coerenti e fatte rispettare |
Presente | Uso di sostanze, abuso alcolico o farmaci non prescritti da parte dei genitori | Assente |
Tollerante, di approvazione anche implicita del gioco d’azzardo | Atteggiamento dei genitori nei confronti del gioco d’azzardo | Non tollerante, di stigmatizzazione delcomportamento del gioco d’azzardo |
GRUPPO DEI PARI | ||
Alta prevalenza di gioco d’azzardo, atteggiamento di accettazione e promozione del gioco d’azzardo | Gioco d’azzardo nel gruppo dei pari | Assenza o bassa prevalenza di gioco d’azzardo, atteggiamento di non accettazione e stigmatizzazione del gioco d’azzardo |
Assenti e/o orientati a modelli negativi | Atteggiamento del gruppo verso obiettivi di competenza sociale positiva | Presenti e persistenti |
FATTORI AMBIENTALI | ||
Alta | Disponibilità, accessibilità del gioco d’azzardo sul territorio | Bassa |
Povertà diffusa, alto grado di disoccupazione, basso livello di scolarizzazione, appartenenza a minoranze etniche | Condizioni sociali | Povertà ridotta, basso grado di disoccupazione, alto livello di scolarizzazione, appartenenza a maggioranza etnica |
Presenza di organizzazioni criminali (es. Mafia, ecc.) e microcriminalità diffusa | Condizioni di legalità sociale | Legalità istituzionale presente e percepita, bassa microcriminalità |
Assente o mal funzionante e non nota | Rete dei servizi territoriali per famiglie e giovani | Presente, nota, accessibile e ben organizzata |
Tolleranti e normalizzanti l’uso indiscriminato | Politiche e cultura sociale | Anti GA, esplicite, fortemente regolamentate, controllate e permanenti |
Presente, incentivata e tollerata | Pubblicità sul gioco d’azzardo | Assente e non tollerata |
Presenti, con messaggi promozionali, accessibili e non controllate | Agenzie “educative” virtuali non regolamentate (Internet, TV e altri media, mondo dello spettacolo, ecc.) | Assenti o accessibili sotto controllo e regolamentate |
Assente o poco attivo | Controllo e repressione del gioco d’azzardo illegale | Presente ed attivo |
I livelli di vulnerabilità in questa tipologia di persone sono due. Il primo caratterizzato da un maggior rischio di primo contatto e di “prova/ricerca dello stimolo”. Il secondo caratterizzato da un maggior rischio di sviluppo e persistenza dell’addiction post-stimolo.
Fig. 8 - Livelli di vulnerabilità alla dipendenza da gioco d’azzardo. Serpelloni, 2012
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